Friday, November 27, 2015
More translations into Italian--Daniela D'Uva
(My friend Daniela, who lives in Rome) sometimes translates my poems into Italian. Here are two of the latest.)
In the Golden Dream
In the Golden Dream
we are the prince and the princess
combined.
We travel abroad
in our Golden Chariot,
from cloud to cloud,
sun to distant stars.
Back home we live in a universe
that is constantly beautiful--
faces of those we love
or have not yet met,
landscapes filled
with magic lakes,
waterspouts, dunes,
trash heaped at the gutter's edge,
forgotten letters--
all radiant, glistening,
touched to beauty.
Then one day
we awaken
and discover that
the sheen is gone--
the world is dull, laid over with
the usual we know so well,
the forgotten dust
of the years.
We arise
and face another day
and wonder what it was
that held us so before.
Dorothy Walters
November 1, 2015
Nel Sogno d’Oro
Nel Sogno d’Oro
noi siamo il principe e la principessa
uniti.
Viaggiamo all’estero
nel nostro Carro d’Oro,
da nuvola a nuvola,
il sole fino alle stelle lontane.
Tornati a casa viviamo in un universo
che è costantemente bello—
volti di coloro che amiamo
o ancora non abbiamo incontrato,
paesaggi riempiti
di laghi magici,
pluviali, dune,
spazzatura ammucchiata all’estremità della grondaia,
lettere dimenticate—
tutto radiante, scintillante,
toccato alla bellezza.
Poi un giorno
ci svegliamo
e scopriamo che
la lucentezza è sparita—
il mondo è opaco, coperto
dell’usuale che conosciamo così bene,
la polvere dimenticata
degli anni.
Ci alziamo
ed affrontiamo un altro giorno
e ci domandiamo cosa fosse
che ci teneva così prima.
DW
1 Novembre 2015
Two
Yes, there is the exalted self.
The one that shines like the sun,
that rides clouds to glory,
converses with saints.
Then there is that other,
the quieter, less obtrusive one,
like a watcher that is always
hanging around,
waiting for the moment
to enter the house,
take over.
This one is filled with regret,
with a sense of repeated folly,
all the scars of the years,
the stumblings,
the blows given and received.
Sometimes they peer at each other
across the distances,
catch glimpses,
remember the presence that is there,
wonder,
Who I am?
Dorothy Walters
October 26, 2015
Due
Sì, c’è il sé esaltato.
Colui che brilla come il sole,
che conduce le nuvole alla gloria,
conversa con i santi.
Poi c’è quell’altro,
il più tranquillo, il meno importuno,
come un osservatore che è sempre
in giro,
aspettando il momento
per entrare in casa,
rileva.
Questo è colmo di rimpianto,
con un senso di follia ripetuta,
tutte le cicatrici del tempo,
gli inciampi,
i colpi dati e ricevuti.
Qualche volta appaiano l’uno all’altro
attraverso le distanze,
afferrano la rapida visione,
ricordano la presenza che è lì,
si chiedono,
Chi sono io?
DW
26 Ottobre 2015